14 ore
Tema dei lavori: Dalla fenomenologia all’etica minima.
Coordinatori: Pier Aldo Rovatti, Stefano Tieri. Con la partecipazione di Davide Zoletto.
Tema dei lavori è la messa in evidenza dell’apporto determinante di una componente fenomenologica per una buona comprensione del pensiero debole, sia come esercizio di pensiero (debitore dell’epoché di Husserl) sia come stile di esistenza dotato di una particolare tonalità etico-pratica.
Alle ore di lezioni seminaristi, che sviluppano filosoficamente questo tema, si affianca una lettura a più voci del modo con cui Italo Calvino rinnova con il suo linguaggio narrativo la questione dell’esperienza del soggetto.
Materiali:
- P.A. Rovatti, Inattualità del pensiero debole
- I. Calvino, Palomar, Mondadori
- P.A. Rovatti, Dentro i silenzi del signor Palomar, “aut aut”, 372, 2016
- P.A. Rovatti, “Premessa” a Etica minima, Cortina, Milano 2010
- P.A. Rovatti, “Husserl, un attraversamento“, in Trasformazioni del soggetto, Il Poligrafo, Padova 1992
- I. Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, Mondadori, Milano 1994, pp. 11-27.
Materiali per la lezione di Davide Zoletto (8 aprile):
- Italo Calvino, “Prefazione seria e un po’ noiosa d’un libro che non vuol essere tale, ragion per cui i nostri lettori possono benissimo saltarla (ma se qualche professore volesse leggerla, vi troverà alcune istruzioni per l’uso)”, in Id., Marcovaldo, ovvero Le stagioni in città (collana: “Letture per la scuola media”), Einaudi, Torino 1966, pp. 5-11 [la stessa presentazione si può leggere anche in apertura dell’edizione Mondadori Junior 2011, la quale contiene anche le illustrazioni di Sergio Tofano (Sto)]
- Italo Calvino, “Visibilità”, in Id. Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio (1988), Modadori, Milano 1993 (in particolare pp. 103-106)
- Italo Calvino, Marcovaldo, ovvero Le stagioni in città, Einaudi, Torino 1966 (in particolare i seguenti racconti: “Funghi in città”, “Fumo, vento e bolle di sapone”, “I figli di Babbo Natale”).
Pier Aldo Rovatti dirige la rivista di filosofia “aut aut”. Si è formato a Milano alla scuola fenomenologica di Enzo Paci e per quasi quarant’anni ha insegnato Filosofia contemporanea e teoretica all’Università di Trieste.
Ha scritto monografie su Sartre, Whitehead, Marx, Lévinas, Heidegger, e si è prevalentemente occupato della questione della soggettività approfondendo i temi del gioco, del paradosso, del silenzio e dell’ascolto, e sviluppando i presupposti del “pensiero debole” (cui ha dato vita nel 1983 insieme a Gianni Vattimo). Negli ultimi anni si è soprattutto relazionato alle ricerche di Michel Foucault e Jacques Derrida.
Tra le sue pubblicazioni più recenti: Restituire la soggettività. Lezioni sul pensiero di Franco Basaglia (alpha beta, Merano 2014), Un velo di sobrietà (il Saggiatore, Milano 2013), Noi, i barbari (Cortina, Milano 2011), Etica minima. Scritti quasi corsari sull’anomalia italiana (Cortina, Milano 2010).
Collabora con i quotidiani “la Repubblica” e “Il Piccolo”, dove tiene una rubrica settimanale.
Stefano Tieri è un giornalista indipendente. Laureatosi con Pier Aldo Rovatti con una tesi sulla follia di Friedrich Nietzsche, è appassionato di letteratura e teorie dei media, ambiti di indagine che ritiene in grado, insieme alla filosofia, di interrogare criticamente il nostro presente.
Collabora con “Il Fatto Quotidiano”, con il settimanale “Pagina99”, con “aut aut” e con la rivista culturale “Charta Sporca”. Cura inoltre, insieme a un gruppo di rifugiati e richiedenti asilo, la trasmissione radiofonica “Specchio straniero”, in onda su una rete di radio popolari italiane.
Davide Zoletto è professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università di Udine e redattore della rivista “aut aut”. Si è occupato del pensiero di Gregory Bateson e delle implicazioni pedagogiche del gioco, anche in un contesto interculturale. Tra le sue ultime pubblicazioni: Straniero in classe (Raffaello Cortina 2007), Il gioco duro dell’integrazione. L’intercultura sui campi da gioco (Raffaello Cortina 2009), Pedagogia e studi culturali (ETS 2011); Dall’intercultura ai contesti eterogenei (Franco Angeli 2012).