MODI DI PENSARE
Lavori in corso
gennaio-maggio 2017
Il titolo del quarto anno di attività della Scuola di filosofia di Trieste può sembrare troppo ovvio per un’iniziativa ispirata fin dalla sua nascita alla filosofia come esercizio critico. È il plurale “modi” di pensare che fa secondo noi la differenza e che può esprimere un potenziale critico rispetto a uno scenario che tende invece, oggi, a un’uniformazione del pensiero sempre più marcata. Se è facilmente constatabile che attualmente si privilegia un pensiero disciplinato e perfino disciplinare, qualcosa come un’unificazione filosofica, il gesto di chi si dispone in controtendenza, cercando di aprire spazi e produrre differenze, risulta tutt’altro che ovvio, anzi decisamente critico nei confronti del cosiddetto pensiero unico.
Anche il sottotitolo indica un programma che non vuole adeguarsi a premesse già prefigurate e a un esito già strutturato. “Lavori in corso” esprime appunto la tonalità di una Scuola consapevole che c’è moltissimo da costruire e che per cominciare a farlo occorre lavorare insieme, sia da parte dei docenti sia da parte dei corsisti.
Quest’anno la nostra Scuola prolunga la sua durata a 10 week-end, da sabato 14 gennaio a domenica 21 maggio, per complessive 80 ore (rispetto alle 72 degli anni precedenti), e avrà come centro operativo 3 cantieri (il cantiere “psicoanalisi”, il cantiere “Marx” e il cantiere “pensiero debole”), ciascuno dei quali prevede al proprio interno lezioni e seminari. Ai cantieri, che occupano buona parte del tempo della Scuola, si affiancano alcuni altri corsi nonché i laboratori domenicali.
Le lezioni si terranno il sabato (ore 15-19) e la domenica (ore 9-13), a settimane alterne, con inizio sabato 14 gennaio 2017, presso la Direzione del Dipartimento di salute mentale, via Weiss 5, Parco di San Giovanni, Trieste.
Il cantiere psicoanalisi (Mario Colucci, Ilaria Papandrea, Andrea Muni, Carla Troilo, 14 ore) propone come suo tema “Un dispositivo ‘pericoloso’?” con l’obiettivo di indagare la refrattarietà del dispositivo analitico a ogni ideale di normalizzazione.
Il cantiere Marx (Raoul Kirchmayr, Alessandro Di Grazia, Luca Basso, 14 ore) propone un lavoro attorno al “Pensare l’alienazione” partendo da Sartre per arrivare al dibattito contemporaneo.
Il cantiere pensiero debole (Pier Aldo Rovatti, Stefano Tieri, Davide Zoletto, 14 ore) propone il corso “Dalla fenomenologia all’etica minima” e una serie di letture dal titolo “Pensare con Italo Calvino”.
Etica dell’immigrazione (Edoardo Greblo, 6 ore) affronta il nodo complesso delle giustificazioni e delle reazioni al fantasma dell’immigrazione.
Come pensa il cinema (Damiano Cantone, 6 ore), attraverso alcuni esempi, fa vedere come il cinema abbia un suo pensiero autonomo al di fuori degli schemi filosofici abituali.
Pensare con Gregory Bateson (Tiziano Possamai, 6 ore) propone di considerare un pensiero che può orientarci nei dualismi attuali.
I laboratori della domenica mattina (Annalisa Decarli, Alessandro Di Grazia, Vincenza Minniti) sono momenti di discussione aperta agganciati soprattutto ai temi dei cantieri.
Un laboratorio sarà specificamente dedicato a Bisogni e salute mentale.