Restituire la soggettività

coordinato da Pier Aldo Rovatti

 

Prendendo spunto da un’affermazione di Franco Basaglia (alla quale Rovatti ha dedicato il volume Restituire la soggettività, che contiene analisi e testimonianze dei protagonisti), il Cantiere discute la questione della soggettività elaborata a Trieste negli anni Settanta e che oggi necessita di una ripresa critica. In particolare, il tema dei “bisogni”, la questione dell’“ascolto” dell’altro e di cosa dobbiamo intendere per “normalità”, nonché il modo di usare il “pensiero fenomenologico” (discusso assieme al Cantiere Filosofia e cura), vengono riattraversati per dare nuovo vigore all’eredità di Basaglia nella situazione culturale di oggi.

Il Cantiere si avvale delle collaborazioni di Andrea Muni, Stefano Tieri, Davide Zoletto, Deborah Borca e Nicola Gaiarin, e delle testimonianze di alcuni protagonisti di quegli anni.

Bibliografia (per iniziare):

(gli iscritti alla Scuola possono usufruire di uno sconto del 20% sui libri della Collana 180)

Pier Aldo Rovatti
Pier Aldo Rovatti

Dirige la rivista di filosofia “aut aut”. Si è formato a Milano alla scuola fenomenologica di Enzo Paci e per quasi quarant’anni ha insegnato Filosofia contemporanea e teoretica all’Università di Trieste.
Collabora con i quotidiani “la Repubblica” e “Il Piccolo”, dove tiene una rubrica settimanale.

Andrea Muni
Andrea Muni

Dottore di ricerca in filosofia contemporanea. Collabora con “aut aut” ed è caporedattore della rivista online “Charta sporca”.
I suoi principali campi di interesse sono la psicoanalisi, il marxismo e la storia delle scienze.

Stefano Tieri
Stefano Tieri

Giornalista professionista. Laureatosi con Pier Aldo Rovatti con una tesi sulla follia di Friedrich Nietzsche, è appassionato di letteratura e teorie dei media, ambiti di indagine che ritiene in grado, insieme alla filosofia, di interrogare criticamente il presente.
Scrive su “Il Fatto Quotidiano”, è redattore di “aut aut” e dirige la rivista culturale “Charta Sporca”.

Davide Zoletto
Davide Zoletto

Professore associato di Pedagogia Generale e Sociale presso l’Università degli Studi di Udine. È redattore della rivista “aut aut”.
Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il gioco duro dell’integrazione. L’intercultura sui campi da gioco (Raffaello Cortina, 2010); Pedagogia e studi culturali. La formazione tra critica postcoloniale e flussi culturali transnazionali (ETS, 2011), Bibbia e intercultura (Claudiana, 2011); Dall’intercultura ai contesti eterogenei. Presupposti teorici e ambiti di ricerca pedagogica (Franco Angeli, 2012).

Deborah Borca
Deborah Borca

Si è laureata in Storia della filosofia contemporanea. Lavora come redattrice free-lance e traduttrice. Negli ultimi anni ha tradotto per la Feltrinelli i corsi di Michel Foucault al Collège de France: Del governo dei viventi, Soggettività e verità, La società punitiva, Teorie e istituzioni penali e il quarto volume della Storia della sessualità: Le confessioni della carne.
Dal 2004 è redattrice di “aut aut”.
Collabora con la Collana 180 – Archivio critico della salute mentale, diretta da Peppe Dell’Acqua per le edizioni alpha beta. Nel 2011 ha partecipato alla ricerca “Amministrare il cambiamento” promossa dalla Fondazione Basaglia.

Nicola Gaiarin
Nicola Gaiarin

Lavora da molti anni su modelli sperimentali di formazione e consulenza nelle organizzazioni. Allievo a Trieste di Pier Aldo Rovatti, si è occupato di letteratura, cultura pop e musica. Fa parte del collettivo di social art DMAV, è tra i fondatori del circolo di cinema Estate violenta e redattore di “aut aut”.

Peppe Dell’Acqua
Peppe Dell’Acqua

Dopo aver contribuito alla progettazione e alla gestione dei primi centri di salute mentale territoriali aperti 24 ore, ha diretto per molti anni il DSM di Trieste. Tra i promotori del Forum Salute Mentale, insegna Psichiatria sociale presso la Facoltà di Psicologia di Trieste. Ha pubblicato Fuori come va? (2003, Feltrinelli 2010), Non ho l’arma che uccide il leone (1980, alpha beta 2014), Tra parentesi (alpha beta 2020, tratto dallo spettacolo teatrale con Massimo Cirri). Dirige la Collana 180 – Archivio critico della salute mentale, Edizioni alpha beta Verlag, Merano.

Marina Guglielmi
Marina Guglielmi

Docente di Letteratura comparata all’università di Cagliari. Fra i suoi campi di ricerca ci sono le rappresentazioni degli spazi manicomiali e le loro narrazioni nella letteratura e nelle arti visive dagli anni Settanta a oggi. Tra le sue pubblicazioni: Raccontare il manicomio. La macchina narrativa di Basaglia tra parole e immagini (Cesati, Firenze 2018), Anti-luoghi e contro-spazi. L’architettura manicomiale da Franco Basaglia a Fabrizia Ramondino, in AA.VV., Archiletture. Forma e narrazione tra architettura e letteratura (Mimesis, Milano 2019) e Visitare la follia. L’ospedale psichiatrico come meta turistica, in “Scritture migranti”, 13, 2020 (in stampa). Ha fondato e co-dirige la rivista online “Between”.