Il titolo della Scuola di filosofia proposto per il suo decimo anno solleva molte questioni.
Innanzi tutto, quale è la nostra idea di “presente”, di un presente che sembra bloccato al punto che non riusciamo a pensarlo in relazione a un passato che non vogliamo ricordare e a un futuro che non possiamo identificare? Come riscattarlo, come è possibile viverci dentro senza traumi?
La parola “abitare” viene qui convocata come una parola amica, capace di aprire un passaggio positivo, ma non è così semplice da usare perché facilmente può usurarsi e scadere in una retorica automatica, nonostante le sue ascendenze filosofiche: dovremmo ripensarla criticamente con tutte le domande che essa stessa solleva. Una, per esempio: che cosa significa per noi affermare che il presente, in cui pare stiamo annegando, può diventare una superficie vivibile, “abitabile”?
Cantiere Abitare le parole
Cantiere Abitare il corpo in un mondo inabitabile
Cantiere La guerra è/e il presente
Laboratorio Abitare il mondo nuovo
Laboratorio Essere o avere un corpo
Laboratorio Abitare la memoria
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